Megarails: una goccia, nel mare del fermodellismo.

Megarails: una goccia, nel mare del fermodellismo.

venerdì 25 maggio 2012

(NON) APRITEQUELLA PORTA! N°2 - parte II


della serie: (NON) APRITE QUELLA PORTA!

VECCHIA FERROVIA GENOVESE ORIENTALE
Da Genova Sturla a Genova Nervi

parte II - ieri e oggi



Ai giorni nostri è arrivato anche qualche residuato infrastrutturale della vecchia ferrovia.
Con l'aiuto di alcune foto tratte dall'incredibile collezione del sito www.genovacards.com di Stefano Finauri possiamo studiare alcuni punti dove alcune vestigia della vecchia linea sono pervenuti fino ai giorni nostri.

(collezione Stefano Finauri - www.genovacards.com)


Questo punto oggi è sparito quasi del tutto. In Piazza Sturla odierna, della vecchia stazione non resta nemmeno una briciola e la sede ferroviaria è il luogo della piazza attuale. La scuola materna "Chizignola" a sinistra è invece rimasta come pure l'edificio in alto a destra, oggi ubicato tra Via Caprera e Via Sturla.
Seguendo idealmente la vecchia linea in direzione Brignole si raggiungeva la vecchia galleria San Martino, che sarà trattata in un post a parte perchè molto interessante per diversi motivi, con una leggera curva sulla destra su un piccolo viadotto. Quale? Questo.


Il fossile infrastrutturale è sopravvissuto fino ai giorni nostri, seppur circondato di vari "scattering" urbani. L'ultima delle foto è stata scattata dal soprastante ponte di Via Caprera.




Sullo sfondo si nota la piccola Via Federico Sclopis. Percorrendola a piedi, ci si trova sulla sinistra il cancello di un grossista di articoli da giardino, poi....
La seguente foto è invece di fine anni '50 e mostra Via dei Mille e, in fondo, Piazza Sturla.

(collezione Stefano Finauri - www.genovacards.com)

La vecchia ferrovia proveniva da Piazza Sturla occupando metà dell'attuale carreggiata di Via dei Mille, la quale all'epoca era relegata verso destra. A differenza di quest'ultima, in discesa come appare oggi, la sede ferroviaria non variava di quota e nel punto di scatto dell'immagine proseguiva sopraelevata rispetto all'Aurelia e in viadotto:

(collezione Stefano Finauri - www.genovacards.com)

Lo stesso viadotto, in fase di demolizione dopo l'apertura del nuovo tracciato, mostra le proporzioni tra ferrovia e carrozzabile.

(collezione Stefano Finauri - www.genovacards.com)

Da Google Maps, l'attuale Via 5 Maggio in direzione levante, da un secolo ormai priva di qualunque traccia del vecchio viadotto, ubicato sul lato destro della carreggiata stradale.

(Google Maps - Street View)

In fondo a questo rettilineo, Via 5 maggio si avvia verso Quarto con un percorso più tortuoso lambendo delle ville a monte. Nel giardino di una di queste, è possibile scorgerlo appena dalla strada, l'ex imbocco ovest della galleria Spinola, subito prima della stazione di Quarto:


Dal lato opposto, si sbucava direttamente in stazione. L'imbocco del tunnel spinola è perfettamente visibile da una via secondaria ed è chiuso da una cancellata. Qua il vecchio e il nuovo tracciato si ricongiungono una prima volta.


Nella cartolina, la stazione di Quarto si trova sullo sfondo a destra e, pur con le varie trasformazioni nel tempo, la sua posizione non è cambiata.

(collezione Stefano Finauri - www.genovacards.com)

Dalla stazione di Quarto, la linea attuale percorre lo stesso tracciato della vecchia ferrovia fino a questo punto, approssimativamente all'altezza dell'ex poligono di tiro a volo di Quinto, dove il sedime ferroviario si allarga verso mare fino a mostrare un "moncherino".


In linea d'aria, da qui linea vecchia e nuova si separano una seconda volta. Dal moncherino di cui sopra il vecchio tracciato imboccava un breve tunnel che portava nuovamente sull'attuale Via Aurelia. Gli insediamenti abitativi attuali hanno cancellato ogni traccia dell'imbocco ovest di questa galleria, ma dall'altra parte...


Inizio del lungo rettifilo di Via Gianelli, a Quinto, lato monte. Vestigia dell'ex galleria lato est. Alcune decine di metri del breve tunnel sono sede di una carrozzeria il cui proprietario, abbastanza disponibile, giura e spergiura che oltre la sua officina non esiste più nulla di questo manufatto. Da questo punto fino a Via Murcarolo, tra Quinto e Nervi, il vecchio tracciato è adiacente alla strada litoranea.

(collezione Stefano Finauri - www.genovacards.com)

Si proseguiva verso il centro della località e si incontrava una fermata minimale, molto minimale, nei pressi di Via Argiroffo Montetto.

(Google Maps - Street View)

Lo stesso punto, oggi, non è cambiato molto. L'innesto di Via Bolzano è prevalente ma gli edifici più grandi visibili nella cartolina d'epoca non hanno mutato il loro aspetto.

(collezione Stefano Finauri - www.genovacards.com)

Dopo alcune centinaia di metri si giungeva nella stazione di Quinto. Come latitudine era pressochè allineata con l'attuale scalo ma era situata più a mare, affiancata come già detto alla Via Aurelia. Era preceduta da un breve viadotto con funzione di sottopasso carrabile.

(collezione Stefano Finauri - www.genovacards.com)

Proviamo a metterci oggi nel punto dove una volta c'era il palo della luce in primo piano:

(Google Maps - Street View)

Tutta la sede ferroviaria è scomparsa, solo l'ingombro della stessa ora occupato da aiole e controviale di via Gianelli lascia spazio a un minimo di immaginazione. La prossima cartolina inquadra la zona da un diverso punto di vista, più a levante, all'incrocio della litoranea con Via Ruzza.

(collezione Stefano Finauri - www.genovacards.com)

(Google Maps - Street View)

Oggi gli edifici in primo piano a sinistra sono rimasti, la vecchia sede della ferrovia è oggi occupata dal controviale di Via Gianelli e da giardini.
Proseguendo ancora verso Nervi, la ferrovia lasciava la stazione di Quinto e proseguiva ancora per un breve tratto affiancata alla litoranea prima di deviare a monte. La seguente cartolina mostra la radice est dei binari della vecchia stazione.

(collezione Stefano Finauri - www.genovacards.com)

(Google Maps - Street View)

Oggi la situazione è come le due foto precedenti: vestigia della linea assenti ma ingombro ancora intuibile tra la fine di Via Gianelli e gli alti palazzi che la stringono leggermente, ancora esistenti. Se invece si prosegue su Via Murcarolo, alle porte di Nervi, si trova sulla sinistra questo casello della vecchia ferrovia, adibito ad abitazione privata e in buono stato.


Se si torna indietro all'ultima cartolina d'epoca, si poteva intravedere proprio questo casello sullo sfondo, appena dietro i palazzi alti di cui sopra. A questo punto la vecchia ferrovia abbandonava la Via Aurelia con una curva a sinistra e dopo una a destra per poi impegnare il viadotto all'ingresso di Nervi, che oggi è il manufatto a doppio binario dell'attuale linea. Vecchio e nuovo tracciato si ricongiungevano all'altezza di Via Cattaneo, dove la fermata omonima era sopravvissuta per anni anche sulla nuova sede. Di questo ultimo tratto non vi è più traccia, nemmeno la fermata dismessa di Via Cattaneo mostra alcun segno.

Si ringrazia Stefano Finauri per la collaborazione e disponibilità.
Se Google mugugna per le mie scansioni di Street View, me lo dica e pazienza, vado a farmi le foto io e le cambio.
Foto di Alfredo Grasso se non diversamente indicato.
Il post potrebbe in futuro essere aggiornato per correggere inesattezze o arricchimenti.
Grazie come sempre per avermi cliccato. Se non si condivide non si cresce.