Megarails: una goccia, nel mare del fermodellismo.

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mercoledì 2 febbraio 2011

Carrozze HO Hachette "Costruisci la tua ferrovia in miniatura"

...CHI HA PAURA DEL LUPO CATTIVO (HACHETTE)?


...La risposta sarebbe troppo facile. Una cosa comunque è certa: in quel di Borgosatollo, a qualcuno staran fischiando le orecchie!
Ma procediamo con calma.
A 2010 inoltrato sui principali periodici specializzati viene pubblicato un comunicato alla clientela firmato Hornby Rivarossi, col seguente contenuto:

Borgosatollo 31/05/10
Comunicazione alla clientela:
«Siamo stati informati del test di mercato fatto da Hachette in alcune città volto a commercializzare prodotti fermodellistici, e del fatto che i medesimi siano del tutto identici a quelli di Hornby (marchi Lima e Rivarossi, ndr). Visto e considerato che in diversi forum nacque il sospetto che fosse Hornby fornire questi prodotti, sospetto nutrito anche da alcuni ns clienti, smentiamo categoricamente, precisiamo come segue:
possiamo rassicurare tutti i clienti diretti e finali che Hornby non ha nulla a che vedere con i prodotti venduti da Hachette, possiamo altresì affermare che i ns fornitori non collaborano e non hanno collaborato con la realizzazione dei prodotti di Hachette. Ricordiamo a tutti i ns clienti che i prodotti Hornby sono sinonimo di affidabilità e garanzia, vengono prodotti presso fornitori certificati ove anche il codice etico è stato verificato e sono in possesso di tutti i certificati di conformità in grado di soddisfare la certificazione europea ed extraeuropea.»
Hornby Italia
La direzione

La casa editrice Hachette ha svolto test editoriali per valutare la potenziale riuscita di un'opera a fascicoli sul modellismo ferroviario. Pare,...sembra,...forse: il gadget allegato al primo fascicolo consisteva in una carrozza passeggeri FS in scala HO, molto probabilmente prodotta in Estremo Oriente e somigliante in modo evidente a un articolo in catalogo da tempo nella gamma di Lima, poi di Rivarossi, da metà anni '90. Così Hornby Italia si è scaldata e ha emanato il comunicato di cui sopra.
Passano le feste di Natale, arriva il 2011 e...


Renato Pozzetto direbbe "TEEEK!".
Il primo fascicolo della nuova opera "Costruisci la tua ferrovia italiana in miniatura" contiene una carrozza FS "Corbellini" a carrelli in scala 1:87 più un binario. A euro 2,99!
Io ne compro tre, favorito dall'effetto-sorpresa che non le ha fatte sparire immediatamente dalle edicole.
Qua e là i commenti si sprecano, conditi sempre da frasi della serie "Mmh guarda un po', sembra proprio il modellino bla-bla-bla..." oppure "Pensate, mi ricorda tanto la vettura prodotta da qua-qua-qua..." ma anche e soprattutto "Somiglia al modellino di perepe-quaqua-perepe, solo che la fa pagare oltre trenta euro e io me la piglio, anche se non è proprio perfetta, a tre!"
Ecco la frittata.
La "disonorata" è l'articolo Rivarossi HR 4005. Prezzo variabile tra 30 e 35 euro. Online si può spuntare ancora meno.
Nel forum di baronerosso.it, per esempio, si analizza e si fanno le pulci alla sciagurata carrozza di Hachette che non ne esce con le ossa rotte, anzi diventa apprezzabile per l'uso sui plastici, sia pur con alcune modifiche.
La cose che stonano di più a un primo esame del modello sono l'altezza da terra quasi da "Lancia Delta Integrale", cioè eccessivamente esigua, e gli assi in plastica che per la scorrevolezza sui binari non sono il massimo.


A me le "Corbellini" cinesi non dispiacciono. Non saranno un mostro di fedeltà ma sul mio vecchio plastico fanno la loro porca figura, da sole o assieme alle mie vecchie carrozze. Vorrei sapere dagli inglesi di Hornby, perchè sono loro i padroni di RR e non gli italiani, perchè mai avrei dovuto tossire 30 euro per una loro carrozza quando potevo spenderne solo 3 senza perderci troppo in qualità? Il loro comunicato, per non dire "piagnisteo", ora suona come un bicchiere rotto: pensavano davvero che la clientela non li avrebbe prima o poi cornificati? Signori, siamo in periodo di crisi e la Rivarossi di una volta, quella con gli appassionati come nelle auto lo sono gli "alfisti", non esiste più. Molti fermodellisti  preferiscono spendere meno come il sottoscritto, invece che farsi spennare per un modello del 1994 che, ormai "ammortizzato", potrebbe costare meno di quella trentina di euro!
Non per fare il genovese, tanto lo sono sul serio: risparmio almeno 27 euro a pezzo, nel mio caso ho ancora 81 euro in tasca: ne aggiungo qualche decina e mi metto a caccia di una bella E645 usata, alèe!


Foto del forum Duegi Editrice

























...Buone corbellinate a tutti (NON "cor-belinate!!)




Un piccolo aggiornamento. La collana "Costruisci la tua ferrovia" si è ripresentata a inizio 2012. volevo dire solamente: AMEN. Così sia: da tempo, in molti settori del modellismo si propongono alternative low-cost interessanti, vedi aeromodellismo e militare. Anche le passate edizioni di locomotive statiche in scala N in Italia e Spagna hanno avuto successo, oltre a far accelerare il mercato delle "motorizzazioni". Allora è giusto accettare anche iniziative come quella di Hachette.
Per le Case tradizionali si tratterebbe di limare qua e là i prezzi, non dico chissà cosa. Lasciamo perdere magari Roco, che non ti regala nulla ma che ti vende trenini robusti come carrarmati e non modellini qualunque. Tralasciamo anche ACME, bellissimi modelli ma talvolta con una dinamica di marcia degna di una BMW sul bagnato... Una marca come Hornby non può venderti binari e altri accessori a prezzi onestamente non proibitivi e poi far costare cari come il sangue in generale tutti gli articoli della linea "Hobby". In una vetrina di un bel negozio milanese di aeromodellismo campeggiano in vetrina due start-set: uno di Lima e l'altro di Piko. Il confronto è impietoso. Allora era forse meglio passare la Lima ai quei capitani coraggiosi di VItrains!
SLT

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